26° Congresso Nazionale AIOM: innovazione, sostenibilità e inclusività in Oncologia

Un convegno di rilevanza nazionale ed internazionale

Il 26° Congresso Nazionale AIOM, evento cardine per la comunità oncologica italiana, ha richiamato oltre 3.000 delegati per confrontarsi su innovazioni terapeutiche, prevenzione e gestione della cronicità. Considerato il più rilevante congresso medico a livello nazionale, questo evento ha visto la partecipazione di oncologi, pazienti, istituzioni e media. Attraverso una comunicazione chiara e aggiornata, l’AIOM intende sensibilizzare il pubblico su una malattia che, pur essendo diventata curabile in diverse forme, necessita ancora di attenzione.

Verso la guarigione e la cronicizzazione

L’oncologia moderna ha registrato progressi significativi. Oggi molte forme tumorali sono diventate gestibili come malattie croniche, permettendo a numerosi pazienti di convivere con la malattia stessa. Questa “cronicizzazione” rappresenta un successo, ma anche una sfida per il sistema sanitario: richiede infatti cure di supporto a lungo termine, dal sostegno psicologico alla riabilitazione funzionale, per garantire una qualità di vita ottimale. Come sottolineato dai relatori, questa evoluzione evidenzia la necessità di una “alleanza umana” che coinvolga varie figure professionali, dagli psicologi ai nutrizionisti.

Un passo di civiltà: la legge sul diritto all’oblio dei pazienti guariti

Un importante traguardo raggiunto dall’AIOM è la promulgazione di una legge che tuteli il diritto dei pazienti guariti di non dover dichiarare il loro storico oncologico in ambiti come l’accesso ai mutui, alle assicurazioni o ai percorsi adottivi per famiglie pronte ad accogliere un figlio. Questa “legge di civiltà” rappresenta una conquista per milioni di persone e testimonia l’impegno dell’AIOM e della sua Fondazione per una società più inclusiva, in cui la guarigione dalla malattia non lasci cicatrici sociali.

Sfide del sistema sanitario e carenza di personale specializzato

Una delle questioni più critiche emerse durante il congresso è la carenza di specialisti in oncologia e radioterapia. Secondo i relatori, la domanda assistenziale sta aumentando più rapidamente di quanto il sistema sanitario possa adeguarsi. Le scuole di specializzazione in oncologia, radioterapia e anatomia patologica spesso presentano posti vacanti, e questa scarsità di specialisti è attribuibile a politiche formative che, negli ultimi decenni, non hanno risposto adeguatamente alle esigenze del settore.

La battaglia contro il fumo: prevenzione primaria e strategia di salute pubblica

Il fumo è stato indicato come il principale fattore di rischio evitabile per numerosi tumori. Studi recenti mostrano che un incremento significativo dei prezzi dei prodotti da fumo potrebbe ridurne il consumo, specialmente tra i giovani. Gli esperti hanno sottolineato come questa strategia sia una delle poche che può davvero influire sulle percentuali di fumatori, in particolare nella popolazione giovanile, riducendo quindi i casi di tumore legati al tabagismo.

Patient-Reported Outcomes (PRO): la voce del paziente al centro della cura

Il congresso ha dato particolare rilievo all’importanza dei Patient-Reported Outcomes (PRO), strumenti che permettono ai pazienti di riferire direttamente i propri sintomi e la qualità della loro vita. I PRO non solo offrono una visione più completa dell’esperienza di cura, ma aiutano i medici a prendere decisioni più informate. Tuttavia, la sfida resta l’integrazione di questi strumenti nella pratica clinica quotidiana, un processo che richiede risorse adeguate e una collaborazione più stretta con il sistema sanitario.

Conclusione

Il Congresso AIOM ha messo in evidenza l’importanza di un approccio olistico alla cura oncologica, in cui innovazione terapeutica, inclusività e prevenzione lavorano sinergicamente. Il futuro dell’oncologia richiede non solo risorse economiche, ma anche un cambiamento culturale che coinvolga pazienti, professionisti e istituzioni in un’alleanza umana volta a migliorare la qualità della vita. La strada è ancora lunga, ma eventi come questo rappresentano un passo fondamentale verso una sanità più equa e sostenibile per tutti.

La Redazione di Pacini Medicina