Medicina di Famiglia e Specialistica
Geriatria

Presbifagia: l’importanza di una diagnosi precoce nella popolazione che invecchia

5 Apr 2023

da Journal of Gerontology and Geriatric the official journal of the Italian Society of Gerontology and Geriatrics (SIGG)

 

Abstract

Obiettivi. Lo scopo del nostro studio è stato quello di utilizzare il questionario DRAS (Dysphagia Risk Assessment Scale) per identificare la percentuale di popolazione di età superiore ai 65 anni con sintomi di disfagia non riconosciuti.

Materiali e metodi. Il questionario DRAS è stato sottoposto a un gruppo di 100 soggetti di età pari o superiore a 65 anni. Lo stesso questionario è stato eseguito su un gruppo di 50 soggetti sani di controllo. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione endoscopica a fibre ottiche della deglutizione (FEES) per confermare o escludere la disfagia.

Risultati. Considerando il cut off di 4, nel gruppo di 100 soggetti di età superiore ai 65 anni sono stati identificati 33 soggetti con punteggio DRAS positivo (33%). In tutti questi soggetti la disfagia è stata confermata dal FEES. Sulla base delle risposte fornite dai 33 soggetti con punteggio DRAS positivo, abbiamo anche identificato quale fase della deglutizione fosse maggiormente coinvolta nei diversi gruppi di età.

Conclusioni. La distribuzione di un questionario alla popolazione apparentemente sana di età superiore ai 65 anni può essere utilizzata come metodo di screening per effettuare una diagnosi precoce di presbifagia, al fine di seguire il paziente nel tempo ed evitare le complicanze di una disfagia non riconosciuta.

 

Introduzione

La disfagia orofaringea (OD) è un problema di salute crescente nella nostra popolazione che invecchia 1. Secondo “The oropharyngeal dysphagia as a geriatric syndrome”, un documento redatto dal Dysphagia Working Group, la OD è infatti definita come una condizione clinica multifattoriale osservata principalmente in età avanzata, associata a molteplici comorbidità e a una prognosi infausta 2.

L’invecchiamento è associato a cambiamenti multifattoriali nella fisiologia della deglutizione per i quali è stato coniato il termine presbifagia. Causa di malnutrizione, disidratazione, polmonite da aspirazione e persino asfissia, la disfagia colpisce dal 7 al 13% delle persone di età pari o superiore a 65 anni; queste percentuali sono destinate a crescere notevolmente poiché la stessa popolazione adulta anziana è destinata a subire un aumento significativo nei prossimi vent’anni 3,4.

Durante l’invecchiamento la funzione di deglutizione può essere alterata da cambiamenti nell’anatomia della testa e del collo, dalla riduzione dell’elasticità dei tessuti legata all’età, dalla diminuzione dell’umidità orale e da disturbi sensoriali, nonché da disturbi orofaringei o da diversi altri fattori di stress (tra cui malattie e farmaci) 5,6. In età avanzata i muscoli associati alla deglutizione sono colpiti da sarcopenia che causa atrofia e indebolimento dei muscoli, compromettendo la normale funzione di deglutizione. La difficoltà di deglutizione deve essere diagnosticata precocemente per evitare gravi complicazioni 7,8.

Spesso sia i medici che i pazienti possono interpretare la presbifagia come una normale conseguenza dell’invecchiamento e può essere sottovalutata 9. La diagnosi precoce della presbifagia è quindi essenziale, soprattutto per garantire un esito positivo ai pazienti anziani: a sostegno di ciò, lo studio di Tagliaferri et al. conferma l’esistenza di un legame tra il rischio di disfagia e le prestazioni fisiche e nutrizionali, osservato in un gruppo di individui non ospedalizzati 10.

Negli ultimi anni i questionari sono stati sempre più utilizzati per raccogliere dati per diagnosticare la disfagia, prima di decidere il metodo di alimentazione (orale o alternativo), nonché per stabilire la necessità di una valutazione oggettiva e invasiva (valutazione endoscopica a fibre ottiche della deglutizione o videofluoroscopia) 11-13.

Un importante studio è stato condotto da Fukada et al. per lo sviluppo di un questionario, il Dysphagia Risk Assessment Scale (DRAS), finalizzato alla valutazione del rischio di disfagia negli anziani 14. Il questionario è stato inizialmente sviluppato con 24 item, adottando un metodo di risposta a 4 livelli, con particolare attenzione alla diagnosi precoce della presbifagia o della disfagia correlata ad altre patologie. Per selezionare gli item appropriati, sono state condotte interviste con 81 pazienti anziani istituzionalizzati e 658 soggetti anziani non istituzionalizzati, eseguendo il questionario in modo indipendente, per confermarne la validità e l’affidabilità. È stato poi eseguito un test di deglutizione con acqua da 3 once, come gold standard per valutare l’effettiva presenza di alterazioni del meccanismo di deglutizione. Il questionario DRAS ha mostrato una sensibilità del 59,1% e una specificità del 75,9% per il gruppo di pazienti in struttura, e una sensibilità del 57,1% e una specificità del 69,6% per il gruppo di pazienti a domicilio.

Lo scopo del nostro studio è stato quello di identificare, attraverso il questionario DRAS, quale percentuale della popolazione di età superiore ai 65 anni presentasse sintomi non riconosciuti di disfagia.

Abbiamo inoltre individuato, sulla base delle risposte date al questionario DRAS dai soggetti con punteggi positivi, quale fase della deglutizione fosse più compromessa, al fine di identificare la fase della deglutizione maggiormente coinvolta per fascia di età.

 

Metodi

Attraverso una ricerca bibliografica su diverse banche dati (le banche dati online utilizzate per la ricerca sono state Virtual Health Library LILACS, IBECS, MEDLINE, SciELO, Cochrane Library e PubMed) sono stati opportunamente selezionati i possibili questionari da utilizzare. Per la selezione dei questionari sono stati utilizzati i seguenti termini: “questionari”, “disturbi della deglutizione”, “disfagia” e “disturbi della masticazione”. Sono stati esclusi i questionari specifici per la disfagia sviluppati per la diagnosi di malattie neurodegenerative o cerebrovascolari e relativi interamente all’indagine di una sola fase della deglutizione. Un parametro di ricerca fondamentale nella scelta del questionario da utilizzare nel nostro studio è stata la presenza di domande che analizzassero i sintomi del paziente in relazione alle diverse consistenze alimentari.

Abbiamo scelto il questionario Dysphagia Risk Assessment Scale (DRAS), che ha dimostrato un’affidabilità e una validità accettabili ed è applicabile anche agli anziani come strumento di screening per una deglutizione sicura.

Con l’analisi dei risultati del questionario Fukada et al. hanno suddiviso le domande del questionario come segue: 5 domande (da A1 ad A5) relative all’aspirazione; 4 domande (Pl e da P5 a P7) relative alla disfagia faringea, in particolare indicanti una scarsa clearance faringea; 3 domande (O1, O2 e O4) relative alla disfagia orale preparatoria e orale associata a difficoltà nella propulsione posteriore del bolo da parte della lingua e 2 domande (P3 e P4) relative alla disfagia faringea associata a un ritardo nell’attivazione della deglutizione faringea; e 3 domande (da E1 a E3) relative alla disfagia esofagea. Sulla base dei risultati, sono stati selezionati 17 item ed è stato fissato un cut-off di validità pari a 4.

 

 

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