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Psicopatologia

L’adolescenza e la trasmissione intergenerazionale della malattia mentale e dell’autolesionismo

10 Feb 2025
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da Italian Journal of Psychiatry, Organo Ufficiale della SIP, Società Italiana di Psichiatria

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’adolescenza è la fase della vita successiva all’infanzia, che va all’incirca dal primo al secondo decennio di vita. Questa fase è fondamentale per un sano sviluppo fisico e psicologico fino all’età adulta. È caratterizzata da una rapida crescita fisica e da significativi cambiamenti corporei dovuti alla pubertà, oltre che dall’evoluzione cognitiva e psicosociale, comprese le capacità decisionali.

L’adolescenza e la giovane età adulta sono periodi di picco per l’insorgenza delle malattie mentali, considerando che tre quarti degli adulti con problemi di salute mentale manifestano i primi sintomi entro i 24 anni1. L’insorgenza di una malattia mentale in questo periodo critico può ostacolare le realizzazioni personali, portando a svantaggi a lungo termine come il fallimento scolastico, l’instabilità lavorativa e uno scarso successo in ambito sociale2. Infatti, l’insorgenza di una malattia mentale durante l’adolescenza può determinare diversi outcome negativi, con un impatto su molti aspetti della vita di un individuo.

Tra questi esiti negativi, è possibile elencare le potenziali sfide accademiche, in quanto gli adolescenti con problemi di salute mentale spesso lottano con un basso rendimento scolastico, assenteismo e tassi di abbandono della scuola, che portano a una conseguente instabilità occupazionale dovuta alla difficoltà di ottenere e mantenere un impiego stabile, cosa che può portare a sua volta a un’instabilità finanziaria in età adulta. Ma soprattutto, gli adolescenti con disturbi mentali possono subire ritardi nel raggiungimento di tappe fondamentali dello sviluppo, con ripercussioni sulla loro capacità di agire in modo indipendente da adulti. L’effetto cumulativo di queste sfide spesso limita le opportunità personali e professionali, incidendo sul potenziale e sul successo a lungo termine dell’individuo. Inoltre, le relazioni sociali e familiari possono risultare compromesse, poiché la malattia mentale può intaccare la capacità dell’adolescente di formare e mantenere relazioni sociali e familiari sane, portando all’isolamento sociale e ai conflitti familiari. Infine, i problemi di salute mentale possono influire negativamente sulla salute fisica a causa di una scarsa cura di sé, dell’assunzione di comportamenti a rischio come l’abuso di sostanze o l’autolesionismo, di un rischio più elevato di malattie croniche e di una maggiore probabilità di problemi di salute mentale cronici, riducendo la qualità complessiva della vita.

Pertanto, gli esiti negativi della malattia mentale nell’adolescenza sottolineano l’importanza di un intervento precoce e di un sostegno per attenuare questi effetti e promuovere traiettorie di sviluppo più sane.

I disturbi mentali derivano tipicamente da una combinazione di fattori genetici e ambientali. La psicopatologia dei genitori è un fattore di rischio significativo per la psicopatologia della prole, sia a causa della trasmissione genetica che delle influenze a livello ambientale.

 

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