Update per il Pediatra
Allergie

Percorso diagnostico dell’orticaria cronica inducibile

18 Ott 2022

Da Rivista Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, organo ufficiale SIAIP

 

A cura della Commissione Diagnostica della SIAIP Lucia Grazia Tricarico 1, Stefania Arasi 2, Simona Barni 3, Davide Caimmi 4, Fernanda Chiera 5, Pasquale Comberiati 6, Umberto Pelosi 7, Francesco Paravati 5 (coordinatore), Carla Mastrorilli 1

1 UOC di Pediatria, Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, Università di Bari, AOU “Consorziale Policlinico-Giovanni XXIII”, Bari; 2 Unità di Ricerca in Medicina Predittiva e Preventiva, Area di Ricerca Malattie Sistemiche e Multifattoriali, Unità di Allergologia Pediatrica, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma; 3 SODc Allergologia, Dipartimento di Pediatria, Ospedale Pediatrico Universitario Meyer, Firenze; 4 Unità di Allergologia, CHU de Montpellier, Università di Montpellier, Francia; UMR-S 1136 INSERM, Università Sorbona, Equipe EPAR – IPLESP, Parigi, Francia; 5 UOC Pediatria Ospedale San Giovanni di Dio, Crotone; 6 Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Pediatria, Università di Pisa; 7 Past Direttore, UOC di Pediatria, Ospedale Santa Barbara, Iglesias

 

Riassunto

L’identificazione del fattore scatenante nell’orticaria cronica inducibile è complessa, in quanto dipende da diverse variabili, tra cui le condizioni del paziente, la terapia in atto e la coesistenza di vari trigger nello stesso soggetto. Le raccomandazioni descritte nel presente articolo mirano a migliorare il work-up diagnostico, rendendo fruibili le linee guida internazionali e contribuendo alla “good practice” in allergologia pediatrica.

Parole chiave: età pediatrica, diagnosi, orticaria cronica, orticaria inducibile, test di provocazione

 

Il termine orticaria identifica un gruppo eterogeneo di patologie, a patogenesi multifattoriale, caratterizzate dalla comparsa di pomfi fugaci e migranti, talvolta associati ad angioedema. In base alla durata dei sintomi l’orticaria si può classificare in acuta o cronica se la durata è inferiore o superiore alle 6 settimane 1. Quest’ultima può a sua volta distinguersi in due forme: inducibile, se scatenata da uno stimolo trigger o spontanea, qualora non sia identificabile alcun evento 2.

Il fattore scatenante può essere di natura fisica, come il dermografismo sintomatico (orticaria factitia), l’angioedema vibratorio, l’orticaria da caldo, da freddo, ritardata da pressione e da calore.

Altri tipi di orticaria cronica inducibile comprendono l’orticaria da contatto, colinergica e acquagenica. Talvolta, alcune di queste forme possono coesistere nello stesso paziente, che può presentare eventi spontanei e sintomi scatenati da uno o più trigger fisici. Ciò rende più difficile la diagnosi e peggiora la qualità di vita di chi ne è affetto. I pomfi o l’angioedema nella maggior parte dei casi si sviluppano solo nella regione esposta allo specifico trigger; raramente possono coesistere sintomi sistemici, come broncospasmo, ipotensione, perdita di coscienza, edema delle pareti intestinali (l’anafilassi è riportata nell’orticaria da freddo, da pressione, solare, acquagenica e colinergica).

è possibile diagnosticare l’orticaria inducibile sulla base di un’accurata anamnesi e sottoponendo il paziente al challenge con il fattore fisico stimolante 3.

I test diagnostici hanno lo scopo di identificare il trigger che determina l’orticaria e stabilirne la soglia di attivazione. Per eseguire tali test è necessario sospendere eventuale terapia cortisonica per almeno 7 giorni e antistaminica per 3 giorni.

Vanno utilizzate zone di cute sana e indenne da pomfi per almeno 24 ore 4.

Nelle forme severe durante i test possono svilupparsi segni e sintomi sistemici, come vertigini, vomito, diarrea fino ad arrivare allo shock anafilattico.

Per tale motivo, è necessario attuare i test in ambiente protetto, alla presenza di personale medico e infermieristico. Va sottolineato che in un terzo dei casi i test risultano negativi.

Pertanto, qualora dovessero essere negativi, ma il sospetto clinico è valido, vanno ripetuti a distanza. Nella Tabella I vengono descritti i principali test di provocazione da svolgere nel caso sospetto, per definire l’attività di malattia e la risposta alla terapia.

 

 

Bibliografia

  1. Zuberbier T, Abdul Latiff AH, Abuzakouk M, et al. The international EAACI/GA²LEN/EuroGuiDerm/APAAACI guideline for the definition, classification, diagnosis, and management of urticaria. Allergy 2022;77:734-766. https://doi.org/10.1111/all.15090.
  2. Zuberbier T, Aberer W, Asero R, et al; Endorsed by the following societies: AAAAI, AAD, AAIITO, ACAAI, AEDV, APAAACI, ASBAI, ASCIA, BAD, BSACI, CDA, CMICA, CSACI, DDG, DDS, DGAKI, DSA, DST, EAACI, EIAS, EDF, EMBRN, ESCD, GA²LEN, IAACI, IADVL, JDA, NVvA, MSAI, ÖGDV, PSA, RAACI, SBD, SFD, SGAI, SGDV, SIAAIC, SIDeMaST, SPDV, TSD, UNBB, UNEV and WAO. The EAACI/GA²LEN/EDF/WAO guideline for the definition, classification, diagnosis and management of urticaria. Allergy 2018;73:1393-1414. https://doi.org/10.1111/all.13397
  3. Magerl, M, Altrichter, S, Borzova, E, et al. The definition, diagnostic testing, and management of chronic inducible urticarias – The EAACI/GA2LEN/EDF/UNEV consensus recommendations 2016 update and revision. Allergy 2016;71:780-802. https://doi.org/10.1111/all.12884
  4. Caffarelli C, Paravati F, El Hachem M, et al. Management of chronic urticaria in children: a clinical guideline. Ital J Pediatr. 2019;45:101. https://doi.org/10.1186/s13052-019-0695-x

 

 

Leggi l’articolo in pdf

 

 

 

Le informazioni che si trovano in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la consultazione con il proprio medico.

Pacini Editore Srl
via Gherardesca 1, 56121 Pisa • cod.fisc, p.iva, reg.imp.prov.pi 00696690502 • Cap.soc.iv. 516.000 euro
Copyright © 2015. All Rights Reserved.
Cookie Policy | Privacy policy | Politica della Qualità Ambiente e Sicurezza