Medicina di Famiglia e Specialistica
Salute e sanità

Il primo screening sistematico italiano per la depressione post-partum

10 Feb 2023
depressione post-partum

da Evidence Based Psychiatric Care , Organo Ufficiale della SIP, Società Italiana di Psichiatria

Risultati dei primi 6 mesi del progetto del Nord Italia “Screening Regionale per la depressione post-partum”

 

Obiettivo.
La depressione post-partum coinvolge il 10-20% delle donne in gravidanza in tutto il mondo con gravi conseguenze per madre e neonato se non trattata. L’incidenza nella popolazione italiana non era ancora attestata e questo primo screening sistematico è stato finalizzato alla sua misurazione.
Metodi.
Donne incinte delle province di Lecco, Monza e Vimercate (Lombardia) sono state sottoposte a screening al T1 (primo trimestre), T2 (parto) e T3 (40 giorni dopo il parto) con l’EPDS. Quelle positive all’EPDS sono state sottoposte ad un esame psicologico, testato con l’HAM-D ed è stato offerto un follow-up psicologico in caso di valutazione della depressione da bassa a moderata; se da moderata a grave, sono state sottoposte a valutazione psichiatrica.
Risultati.
4480 donne hanno partorito durante il periodo indice e 4757 EPDS sono state completate. Al T1, 75 donne (8,6%) sono risultate positive all’EPDS, 167 (7,1%) al T2 e 78 (8,9%) al T3. All’HAM-D il 23,5% presentava una depressione bassa/moderata, il 5% una depressione moderata/grave e ha accettato un follow-up psichiatrico.
Conclusioni.
L’incidenza italiana è stata inferiore rispetto ai dati internazionali.

 

Introduzione

La depressione post-partum (PPD) è un grave problema di salute mentale che coinvolge il 10-20% delle donne incinte in tutto il mondo. Se non trattata, include esiti avversi sia nella madre che nel bambino, anche di tipo fisico (ad es. restrizione della crescita intrauterina-IUGR, basso peso alla nascita ed effetti psicologici a breve e lungo termine).

I neonati potrebbero apparire più irritabili o meno reattivi agli stimoli, mentre durante il loro personale sviluppo potrebbero sperimentare problemi di internalizzazione ed esternalizzazione raggiungendo problematiche psichiatriche come depressione, disturbi d’ansia e disordini comportamentali, fino ai disturbi di personalità.
Nonostante la rilevanza della PPD sia in termini di incidenza che di implicazioni cliniche avverse, i programmi di screening per rilevare la PPD non sono pianificati di routine all’interno dei Reparti di Ostetricia, anche se la loro importanza è stata sempre più dimostrata.

Lo strumento di screening più comune è l’Edinburgh Post-Natal Depression Scale (EPDS), un veloce test autosomministrato per una valutazione dei sintomi negli ultimi 7 giorni.
Uno screening sistematico non è mai stato eseguito nel contesto italiano e, di conseguenza, una vera incidenza nella popolazione italiana è ancora sconosciuta. La Regione Lombardia ha migliorato l’attenzione alla salute mentale delle donne e nel 2016 ha richiesto a ciascuna Azienda sanitaria una valutazione sistematica sul peso della depressione perinatale.

 

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